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La progressione della tecnologia digitale e dei sistemi di progettazione, insieme alla fabbricazione assistita dal computer (CAD/CAM), dei manufatti utilizzati nella ricostruzione odontoiatrica ortodontica, sta generando opportunità entusiasmanti.

Nel corso del secondo decennio del XXI secolo, l’odontoiatria ha visto un avanzamento significativo verso nuovi orizzonti, che si stanno progressivamente rivelando sempre più vantaggiosi in termini di efficienza, precisione e accessibilità economica.

Nell’ambito dell’odontoiatria, il workflow digitale è diventato ormai un trend consolidato su cui le aziende produttrici di sistemi digitali hanno investito considerevolmente. Parallelamente, i clinici sono alla ricerca di protocolli che, sfruttando le tecnologie digitali, possano ottimizzare i flussi di lavoro. I sistemi digitali offrono oggi l’opportunità di eliminare le tradizionali impronte analogiche, consentendo un significativo miglioramento dei tempi e dei limiti gestionali associati. Gli scanner intraorali, in particolare, garantiscono un’eccellente precisione insieme a un’esperienza più confortevole per il paziente, contribuendo così a rendere il flusso di lavoro complessivamente più efficiente.

La diffusione della scansione intraorale nell’ambito odontoiatrico avviene in modo rapido grazie alla sua facilità ed efficienza d’uso, oltre alla capacità di archiviare e trasferire dati con facilità. Anche in ortodonzia, l’uso della scansione intraorale ha portato miglioramenti significativi in alcune procedure diagnostiche e cliniche. Pensiamo alla presa dell’impronta: lo scanner, con il suo design compatto, sottile e leggero, insieme alla sua velocità di scansione, migliora l’esperienza sia per il paziente che per il professionista. Il flusso di lavoro ortodontico digitale attraverso la scansione intraorale consente l’acquisizione dei dati tramite un file STL (file stereolitografico).

Metodologia

Nella metodologia della scansione intraorale digitale, è necessario utilizzare dispositivi specifici proposti da diverse case produttrici. Lo scanner intraorale è composto da un puntale indipendente collegato a un computer dotato di software dedicato.

Il processo inizia inserendo i dati anagrafici del paziente o selezionando il profilo se già presente nel sistema. Il paziente viene quindi informato e istruito sulle modalità di presa dell’impronta digitale, con particolare attenzione a mantenere la lingua il più immobile possibile, dato che può complicare la scansione. È fondamentale mantenere il campo asciutto mediante l’utilizzo di aspirasaliva e apribocca. L’operatore si posiziona a ore 7, seduto con il paziente leggermente inclinato verso di sé, garantendo che il piano occlusale inferiore rimanga parallelo al pavimento. La scansione avviene con la bocca aperta (eccetto per la registrazione occlusale), procedendo in modo continuo dalla parte mesiale a quella distale del settore (o viceversa), prima in direzione occlusale, poi linguale o palatale e infine vestibolare, mantenendo i tessuti molli spostati lateralmente. La scansione dei tessuti parodontali molli circostanti può essere inclusa o esclusa, insieme al palato duro. L’oggetto viene quindi replicato in un ambiente CAD sul monitor, sotto il controllo dell’operatore, permettendo la creazione simultanea del modello durante la scansione stessa.

Successivamente, si procede con il controllo della qualità delle immagini e si esegue la registrazione occlusale sovrapponendo e unendo i dati raccolti. Dopo una fase iniziale di apprendimento, la scansione di un’arcata viene completata in non più di 60 secondi. Le punte degli scanner, dotate di un sistema anti-appannamento, consentono una presa dell’impronta senza interruzioni. L’igiene e la sicurezza del paziente sono garantite grazie alla possibilità di intercambiare e autoclave le punte degli scanner.

Gestione del file STL

Dopo aver completato e accettato la scansione, si passa alla gestione del file STL. Questo comprende l’archiviazione e l’invio dei dati al laboratorio o alle aziende di riferimento in formati file STL standard o certificati come Invisalign o Incognito, che richiedono validazione. L’archiviazione comporta la creazione di una prescrizione con la selezione dello scopo dell’impronta, della struttura di riferimento e l’inserimento del codice di identificazione dell’operatore.

Successivamente all’acquisizione del file STL, questo può essere elaborato tramite software dedicati per condurre tutte le valutazioni diagnostiche necessarie, come valutazioni dento-alveolari e dento-dentali, oltre a valutazioni terapeutiche come la programmazione e la previsualizzazione dei risultati.

I vantaggi

L’impronta intraorale digitale offre numerosi vantaggi rispetto alle impronte convenzionali. Gli scanner intraorali digitali garantiscono una precisione simile o addirittura superiore alle impronte convenzionali con tempi più brevi e un maggiore comfort per i pazienti.

La precisione delle scansioni digitali intraorali è stata oggetto di numerosi studi che hanno riportato risultati positivi. L’alta precisione dei modelli digitali ottenuti tramite scansione intraorale dell’intera arcata li rende clinicamente accettabili per la diagnosi e la pianificazione del trattamento. Sebbene alcuni autori abbiano riscontrato lievi errori nella posizione degli elementi dentali e delle dimensioni dell’arcata, tali errori sono generalmente minori e clinicamente irrilevanti. È importante notare che la precisione del modello digitale può essere influenzata dalla risoluzione dello scanner, ma nonostante ciò, gli studi hanno dimostrato che gli scanner intraorali mantengono un’alta affidabilità e ripetibilità nella rilevazione dei punti chiave sui denti. Inoltre, la comparazione tra le misurazioni digitali intraorali e le misurazioni ottenute con impronte di gesso diretto e indiretto ha dimostrato la parità di affidabilità dello scanner intraorale rispetto alle impronte convenzionali.

Per quanto riguarda il comfort, è evidente che i pazienti preferiscano la scansione intraorale digitale rispetto alle tradizionali impronte. Anche per quanto riguarda il riflesso del vomito, tutti i pazienti hanno optato per il metodo digitale. Tuttavia, molti potrebbero percepire il tempo di scansione intraorale come ancora troppo lungo e la dimensione dello scanner digitale come eccessiva. Inoltre, durante la registrazione occlusale, il passaggio mesiodistale dello scanner potrebbe causare disagio nella regione posteriore a causa del contatto con il bordo anteriore della mandibola e della contrazione naturale del muscolo massetere. È probabile che futuri miglioramenti tecnologici, come scanner intraorali più veloci e più piccoli, possano risolvere tali problematiche.

La scansione digitale intraorale riduce significativamente le fasi coinvolte nell’acquisizione dei modelli, eliminando la necessità di archiviazione e trasferimento dei dati e garantendo la conservazione nel tempo della qualità. Inoltre, il modello viene generato istantaneamente, evitando i tradizionali processi di lavorazione e tempi di attesa associati alle impronte convenzionali. Questo consente anche un invio rapido dei dati ai colleghi e ai collaboratori.

Gli svantaggi

Tuttavia, ci sono anche alcuni svantaggi da considerare. È richiesto un periodo di apprendimento da parte dell’operatore nell’utilizzo dello scanner, e ci sono pazienti il cui trattamento può essere più complesso a causa di ipertrofia linguale, ipermobilità o limitata apertura della bocca. La scansione può risultare difficile in presenza di profili d’emergenza pronunciati, aree interprossimali con forte disallineamento o aree retromolari superiori vicine al processo coronoideo. Inoltre, il costo dei sistemi di impronte digitali rimane ancora elevato e c’è bisogno di standardizzare il flusso di lavoro digitale per renderlo più efficiente. Infine, ulteriori studi sono necessari poiché i risultati ottenuti possono essere influenzati dall’esperienza dell’operatore.

Conclusioni

In conclusione, nonostante alcuni svantaggi, i vantaggi del sistema digitale rispetto al metodo convenzionale nella pratica ortodontica sono evidenti. La maggiore efficienza dell’attività clinica quotidiana, la riduzione dei passaggi pratici, l’aumento delle prestazioni e la diminuzione dei costi degli scanner potrebbero favorire una transizione sempre più ampia verso la tecnologia di scansione intraorale nella pratica ortodontica quotidiana.

I sistemi digitali, rispetto alle impronte tradizionali, offrono affidabilità per scopi diagnostici e per la scansione a corto raggio. Ad esempio, è possibile utilizzare un flusso di lavoro completamente digitale per realizzare piastrine ortodontiche prechirurgiche palatali in pazienti con labiopalatoschisi, garantendo un’acquisizione dell’impronta priva di rischi per la mascella edentula.

Tuttavia, il successo del passaggio a una nuova tecnologia dipende da diversi fattori, tra cui l’accettazione dei pazienti, la facilità d’uso e i costi sostenibili.

Quindi

Il messaggio principale da ricordare è che la precisione dei modelli digitali ottenuti dalle scansioni intraorali è equiparabile a quella dei modelli in gesso ottenuti con le tecniche tradizionali di impronta. Di conseguenza, i modelli digitali sono perfettamente adatti per le procedure diagnostiche ortodontiche e possono essere utilizzati per la fabbricazione di modelli studio ortodontici, così come per la produzione di allineatori e altri apparecchi.

Un vantaggio chiave di questa tecnologia è la facilità di trasferimento del file digitale al laboratorio per la produzione del modello o dell’apparecchio desiderato con un semplice clic. Questo sottolinea l’importanza crescente delle competenze digitali nell’ambito ortodontico e suggerisce che la tecnologia digitale continuerà a giocare un ruolo sempre più significativo nella pratica clinica ortodontica.

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